I social media

 In News

Non amo i social media. Li uso soprattutto perché sono un personaggio pubblico, ma mi annoia generare contenuti. Non mi curo dei trend e delle linee di tendenza del momento. Sicuramente rappresentano una reale rivoluzione a livello sociale. 

Ho colleghe/colleghi che calcolano il giorno settimanale e l’orario più indicati per raggiungere l’attimo perfetto per postare. Passano la loro quotidianità con il cellulare in mano per farsi selfie e video. 

Non amo trascorrere il mio tempo sulle  bacheche di Facebook, Twitter, Instagram e Tumblr. 

Su Instagram sono stata bannata a 8.000. Mi è interessato meno di zero. Ho visto colleghe, invece, accortesi di essere state bannate  avere crisi di nervi impressionanti. 

Molti asseriscono che i social media 

sono utili per l’attività lavorativa. Sono parzialmente in disaccordo. Pubblicizzare una mia produzione sui social è poco fruttuoso. I miei guadagni, infatti, non  provengono affatto dai social media bensì dalle visualizzazioni che ottengo nei siti dedicati al porno e dagli abbonamenti al mio sito principale e al mio Onlyfans. Software specifici che mi permettono di individuare da dove arriva la visualizzazione e l’abbonamento, mi dicono che solo 1%  provengono da utenti che sono registrati sui miei profili FB, Twitter, Instagram e Tumblr. Mie colleghe con 20/30 mila followers trascorrono giornate a rispondere. Esito, hanno appena qualche decina di abbonati sul loro Onlyfans e sito.  Non sarebbe molto meglio che impegnassero la giornata lavorativa in altro modo?? 

Sui vari social media dove ho il profilo, giornalmente, mi arrivano in privato messaggi con cui mi si chiede il numero privato di cellulare, un incontro per conoscermi,  foto di me nuda, se preferisco durante l’atto sessuale una posizione rispetto ad un’altra, , di fare casting, sicuri di essere meglio di un attore professionista, per poi scomparire al momento del pagamento. Mi inviano la foto del proprio cazzo, si arrabbiano se tardo a rispondere certi di essere diventati essenziali nella mia quotidianità. Quando ho tempo li leggo e mi chiedo “ma stanno bene? hanno dei problemi importanti”. 

A differenza di quello che accade per la mia attività di produttrice 

ove nulla è lasciato al caso, non ho nel mio team un professionista preposto a creare contenuti e a gestire i social. Non considero necessario, difatti, impostare e seguire una strategia studiata che porti gli utenti a condividere i miei contenuti e soprattutto che li riconduca direttamente al mio sito web principale. Non posto a caso. Alterno selfie a scatti professionali. Ho il massimo rispetto peri miei follower ma NON li considero, a differenza tanti, essenziali per sviluppare la mia attività di attrice e produttrice.  

Questo mio atteggiamento verso i social sarà senz’altro criticato dai più. Anche il mio team mi rimprovera. Ma cosi é. 

In futuro intendo usare i social per spiegare i piani della mia ditta di produzione “S.A. Entertainment”. 

Sabina Agos